Preone
Sentiero Paleontologico “Stavoli Lunas”
IndietroL’itinerario permette di approfondire le conoscenze sulla paleontologia e sulla geologia che rendono l’area di Preone un sito di interesse sovranazionale. È inoltre attrezzato con pannelli che forniscono informazioni riguardo la geologia dell’area, le particolarità della roccia affiorante (la Dolomia di Forni) e le testimonianze fossili qui rinvenute (tra le quali gli pterosauri più antichi conosciuti al mondo).
Lasciato l’abitato di Preone e salendo lungo la strada che porta alla omonima valle, si raggiunge il punto di partenza in corrispondenza di una piazzola di sosta dove è possibile parcheggiare.
Da qui si prosegue a piedi lungo un percorso ad anello, seguendo le indicazioni che portano a Stavoli Lunas. Si dovrà fare solo una piccola deviazione per osservare numerosi affioramenti di Dolomia di Forni. Raggiunti i prati attorno a Stavoli Lunas si può godere di una panoramica sulla valle del Rio Seazza. Proseguendo il cammino si ritorna al punto di partenza. Alcuni pannelli lungo il percorso forniscono informazioni anche sulla flora e fauna locale.
Utilizzo della mappa
La mappa altimetrica interattiva consente di visualizzare sulla mappa geografica il variare dell’altitudine del percorso nel suo sviluppo; scorrila da sinistra verso destra per vedere il verso in cui il percorso deve essere affrontato.E’ possibile modificare il livello di zoom agendo sui pulsanti in alto a sinistra, mentre il pulsante permette di ripristinare le impostazioni iniziali; è infine possibile scegliere una mappa diversa cliccando sul pulsante in alto a destra.
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1Introduzione al percorso e alla geologia dell’area
Al punto di partenza trovi un pannello che descrive il percorso e fornisce indicazioni sulle caratteristiche geologiche dell’area.
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2Affioramento di Dolomia di Forni
Questo geostop lo raggiungi compiendo una deviazione scendendo verso sinistra a livello del bivio per Stavoli Lunas. Qui puoi osservare degli affioramenti della Dolomia di Forni, formazione che affiora lungo il corso superiore del fiume Tagliamento tra i paesi di Tolmezzo e Forni di Sotto. Tali dolomie derivano da sabbie e fanghi calcarei depositati durante il Norico medio-sup. (circa 210 milioni di anni fa) in un bacino marino relativamente profondo (200-400 metri) a circolazione ristretta e quindi caratterizzato da assenza di ossigeno disciolto. Si presentano brune, grigio scuro o nere, ben stratificate, con noduli o liste di selce e spesso laminate. Il colore scuro della roccia deriva dall’alto contenuto di materia organica la cui trasformazione in idrocarburi ne causa, nel momento in cui si spezza un campione, il forte odore da cui il nome di rocce “fetide alla percussione”. I residui di questi idrocarburi sono ancora presenti nelle rocce e per questo motivo sono considerate “rocce madre” del petrolio.
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3I fossili di Preone
Alla fine delle deviazione, trovi una piccola area di sosta. Ti trovi circondato dagli affioramenti in cui sono stati rinvenuti i fossili che hanno reso Preone un geosito di importanza sovranazionale.
I fossili rinvenuti nei livelli della Dolomia di Forni sono diverse migliaia e rappresentano almeno 70 specie diverse. Tra gli invertebrati sono presenti per lo più crostacei, soprattutto gamberi del genere Dusa e gli estinti Tilacocefali. Anche i pesci sono piuttosto differenziati: dalle forme di dimensioni ridotte come i folidoforiformi (Eopholidophorus forojuliensis) ai Sargodon, che potevano superare i 35 cm di lunghezza. I pesci predatori sono rappresentati soprattutto dal longilineo Saurichthys, che raggiungeva il metro e mezzo di lunghezza, mentre il tozzo Bigeria è molto più raro. Comune è il Thoracopterus, un pesce dotato di ampie pinne pettorali che gli consentivano la planata fuori dall’acqua. Tra le specie più rilevanti ci sono il Preondactylus buffarinii e il Carniadactylys rosenfeldi, i più antichi rettili volanti finora rivenuti. Diversi anche i rettili terrestri come il Megalancosaurus preonensis e Langobardisaurus. Le piante fossili rinvenute testimoniamo la presenza anche di terre emerse e un clima tendenzialmente arido. Molti di questi fossili li puoi vedere presso l’Esposizione Naturalistica “Preone 200 milioni di anni” e il Museo geologico della Carnia ad Ampezzo.
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4Vista sulla valle del Rio Seazza
Raggiunti i prati attorno a Stavoli Lunas, si apre una panoramica verso la stretta valle fluviale scavata dal Rio Seazza, piccolo affluente del Tagliamento, da dove provengono gran parte dei fossili trovati nell’area di Preone. Inoltre, da nord verso sud, lungo la valle è registrato il passaggio tra Dolomia Principale, depositata in acque basse, e di Forni, depositata in acque profonde, rocce sedimentarie contemporanee (Triassico superiore) formatisi in ambienti diversi ma contigui.