Formazioni a Bellerophon e di Werfen lungo il torrente But – contatto Permiano-Triassico

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Il sito si sviluppa in località Araseit, appena a valle della confluenza del Rio Randice nel torrente But. La sua area si estende in larghezza dai 300 ai 600 metri e, in altezza, per oltre 400 metri. La particolare distribuzione delle rocce affioranti le fa apparire come pagine di libri sovrapposti uno sull’altro. Tra quegli strati, inoltre, è conservata la testimonianza della “madre di tutte le estinzioni” – coincidente col limite Paleozoico-Mesozoico – al cui confronto l’estinzione di massa di fine Cretacico diventa un evento secondario; la stessa successione registra gli effetti prodotti dalle poderose spinte crostali dell’orogenesi alpina.

La successione rocciosa del sito di Araseit mostra due unità, sovrapposte nello spazio e nel tempo. La prima è denominata formazione a Bellerophon e prende il nome dal genere di gasteropodi che si possono rinvenire nelle sue rocce calcaree. Gli strati sommitali della Formazione sono dei calcari ricchi in microfossili, deposti in una laguna. Si depositarono al termine del Permiano superiore, fin quasi a raggiungere la fine del Paleozoico, fissata introno a 250 milioni di anni fa. Li ricopre la Formazione di Werfen il cui primo orizzonte, ancora calcareo ma questa volta sedimentato in una piana di marea, è altrettanto ricco in micro-fossili. Complessivamente questo primo orizzonte è sottilissimo: in Carnia non supera il mezzo metro di spessore e rappresenta gli ultimi depositi databili al Paleozoico.

Poi, sopra di loro, ancora calcari (sempre della Formazione di Werfen) ma con una interessante particolarità: per alcuni metri di spessore sono calcari privi di ogni resto fossile. Come si dice in gergo, sono depositi completamente sterili. Ovunque nel mondo ci siano sedimenti di quella stessa età, essi risultano praticamente azoici, ossia quasi privi di resti fossili! La vera causa di questa enorma e improvvisa estinzione di massa, che fu in grado di cancellare il 98% delle specie di organismi allora esistenti sulla Terra, è ancora in parte dibattuta. Fu tanto significativa che gli studiosi hanno pensato bene di farvi corrispondere il limite tra due ere, Paleozoico e Mesozoico, ovvero quello tra i rispettivi periodi Permiano e Triassico. Per riconoscere il passaggio tra le due ere, basta individuare il limite tra la Fm. a Bellerophon e la soprastante Fm. di Werfen. E’ facile vederlo, essendo gli ultimi pacchi di strati della Fm. a Bellerophon rappresentati da calcari neri, mentre i successivi della Fm. di Werfen sono grigi, con tonalità mai scure.

Dopo l’ecatombe biologica del “limite Permo-Trias” la vita rifiorì.

Si nota anche, osservando il sito, il livello giallastro visibile alle quote più alte, parte della Fm. di Werfen: è il segnale che  l’ambiente di mare aperto, per breve tempo si era trasformato in una laguna bassa caratterizzata da evaporazioni e frequenti emersioni.

La parte inferiore del sito mostra un particolare tipo di erosione, le cosiddette cariature. La ragione di tali processi erosivi risiede proprio nel tipo di rocce che le subisce. Si tratta di dolomie e claclari sottilmente stratificati che, intorno a 20-10 milioni di anni fa, sono stati frantumati dalle compressioni alpine e trasformati in breccia (breccia tettonica) cementata ma molto friabile.

(testo: Corrado Venturini, da “Geositi del Friuli Venezia Giulia)

Informazioni

Grado di interesse:
Regionale
Area:
Val Tagliamento e Alpi Tolmezzine