Museo Geologico della Carnia – Ampezzo
IndietroLa successione rocciosa della Catena Carnica testimonia con ineguagliabile chiarezza e ricchezza di reperti la storia geologica del territorio in un lungo arco di tempo: da circa 450 milioni di anni fa, quando la Carnia era un mare, all’orogenesi alpina, ossia la nascita delle attuali montagne.
L’importanza dell’area e di crearvi un museo che custodisse i preziosi reperti trovati in Carnia era stata compresa già negli anni ’60 dal paleontologo Michele Gortani, che aveva dato vita all’idea originaria.
Al Museo Geologico della Carnia il visitatore viene guidato in un viaggio attraverso il tempo che permette di seguire l’evoluzione del pianeta e di questa regione in particolare: dai mari dell’Ordoviciano, nell’Era Paleozoica, alle barriere coralline, dalle prime pianure del Carbonifero, ove si sono diffusi i primi anfibi, ai loro discendenti, i rettili, tra i quali, come testimoniano i reperti, rettili marini e i più antichi rettili volanti comparsi sulla Terra, fino a giungere all’avvenimento che ha conferito al territorio i lineamenti che vediamo oggi: l’orogenesi alpina, ovvero la nascita della catena alpina.
L’allestimento è realizzato nel rispetto dei principi dell’accessibilità universale, è arricchito da postazioni multimediali, modellini e reperti che è possibile toccare, un percorso in braille per non vedenti. Appositi spazi sono dedicati all’angolo dei giochi, alla biblioteca e alle mostre temporanee, che vengono proposte annualmente.
Al museo si propongono attività di laboratorio per le scuole e di animazione per bambini.
Il percorso espositivo ha un apparato descrittivo anche in lingua inglese e tedesca. Sono disponibili gratuitamente audioguide per la visita guidata in italiano, inglese e tedesco.