Cnidari
IndietroCaratteristiche
I cnidari includono gli scifozoi (meduse), gli idrozoi e gli antozoi (coralli).
L’aspetto che li accomuna è che presentano un ciclo vitale con generazioni successive di morfologia diversa: lo stadio di “polipo” fisso al substrato e lo stadio di medusa natante. Il loro ciclo riproduttivo è ciclico: il polipo origina in modo asessuato le meduse che a loro volta si riproducono sessualmente originando polipi.
Tra i cnidari i coralli (antozoi), sono stati in passato e sono ancora oggi, i principali costruttori delle scogliere coralline.
I coralli presentano nel loro ciclo riproduttivo solo lo stato di polipo e possono vivere sia singolarmente che in colonie e producono uno scheletro calcareo, il corallo vero e proprio.
I coralli comprendono importanti gruppi come i rugosi (o tetracoralli), tabulati e scleroattinie (o esacoralli).
Distribuzione cronologica
I tetracoralli e i tabulati comparvero nell’Ordoviciano e si estinsero alla fine del Permiano. Allo stato fossile si trovano in genere in associazione con Brachiopodi, Gasteropodi, Crinoidi, Stromatoporidi, Alghe calcaree, Bivalvi e Trilobiti.
Gli esacoralli apparvero nel Mesozoico dopo l’estinzione dei rugosi al limite Permiano-Triassico e durante il Cenozoico divennero i principali costruttori di scogliera, ruolo che svolgono ancora oggi.
Dove si trovano nell’area del Geoparco:
Fu nel Devoniano (416-360 milioni di anni fa) che l’abbassamento del livello marino e la posizione dell’area carnica nella fascia tropicale favorirono lo sviluppo di scogliere coralline oggi testimoniate da spessori di rocce calcaree, spesso ricchissime in fossili, che superano i 1000 metri, affioranti dal Tarvisiano sino alla zona del Passo di Volaia. In particolare costituiscono gran parte del massiccio del M. Coglians (geosito di importanza sovranazionale), affiorano presso i M.ti Cellon, Rauchofel.
Nel Triassico i coralli (esacoralli) tornarono a colonizzare stabilmente le regioni tropicali con mari bassi, caldi e acque limpide e ossigenate; testimonianze fossili di questi organismo sono state rinvenute nella zona delle sorgenti dell’Arzino (Preone).
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PER FARSI UN’IDEA…
Alcuni tra i più significativi fossili di cnidari dell’area del Geoparco