Basta un solo sguardo nella forra per notare le pareti rocciose quasi verticali. In ciò sta anche la differenza rispetto ad una gola, che ha pareti meno ripide. Le pareti rocciose di questa forra sono formate calcari di colore grigio chiaro. Appena al di sopra del torrente si individua la …
Leggi di più La forra: risultato del lavoro dell’acqua e dei detriti
Osserva l’imponente parete calcarea. La loro formazione è dovuta alla potente collisione che qui avvenne tra calcari e scisti: si tratta delle cosiddette forze endogene, generate all’interno della terra. L’attuale vicinanza dei due strati di roccia è il risultato di questi processi di traslazione. Oggi restano solo gli affioramenti di …
Leggi di più Le pareti calcaree
Un paesaggio nasce dall’interazione di molte forze. L’intreccio delle radici del faggio è una dimostrazione sorprendente di una delle forze che plasmano la superficie della terra, ossia le forze esogene. Crescendo, le radici riescono a spaccare la roccia o il manto d’asfalto. La roccia, in questo caso, viene soltanto frantumata, …
Leggi di più Le radici spaccano la roccia
Qui la forza di erosione dell’acqua ha fatto affiorare in modo evidente la seconda roccia più importante del sentiero geologico: gli scisti grigi. Gli “scisti” sono originariamente frutto della deposizione in prossimità della costa. I fiumi convogliarono nella Tetide i detriti fini, erosi da una catena montuosa da lungo tempo …
Leggi di più Gli scisti: un punto debole
Dalla cosiddetta “Ida-Warte” si può ammirare una cascata che scorre su calcari grigio chiaro. Sotto la cascata le rocce calcaree s’incontrano lungo una linea di dislocazione con gli scisti soggetti a maggior erosione. Gli scisti e la dislocazione seguono un andamento in direzione est-ovest. Entrambi costringono quindi il torrente proveniente …
Leggi di più Lungo la forra: un braccio di ferro
Qui lo sguardo si spinge nella parte più stretta della forra del Garnitzen. Il torrente è penetrato in profondità nelle fasce calcaree di colore verde-rosso-grigio, forgiando impressionanti marmitte fluviali, denominate anche “tonfani”. Le marmitte fluviali sono cavità cilindriche, che si formano quando l’acqua corrente s’imbatte in un ostacolo nel letto …
Leggi di più Le marmitte fluviali
In nessun altro luogo come nella parete che ci sta di fronte, la forra concede una visuale così straordinaria. Le pieghe che affiorano lasciano intuire le forze che intervengono nella formazione delle montagne: le rocce vengono compresse come in una morsa fino a formare delle pieghe; nella parte sinistra della …
Leggi di più Le pieghe: nella morsa dell’orogenesi
Accanto al ponte, sulla sponda del torrente, si trova un grande masso laminato di colore rosso-grigio. Ad un’osservazione più attenta si individuano sulla sua superficie delle strutture reticolari, formate da particelle argillose scure che racchiudono nuclei calcarei più chiari. Le rocce che presentano tali strutture sono denominate “flaser”, e la …
Leggi di più Il masso erratico, regalo dell’era glaciale
Il letto del Garnitzen ci affascina fin dal primo momento per la straordinaria bellezza delle sue rocce che sono il frutto di forze congiunte. I colori delle fasce calcaree chiare dominanti e degli scisti sono moltiplicati dalle rocce che il torrente Garnitzen trascina con sé dalla parte posteriore della forra. …
Leggi di più Le rocce più diverse