Cefalopodi
IndietroCaratteristiche
I Molluschi sono tra i gruppi di invertebrati più diffusi. Si tratta di animali soprattutto marini, molto diversi tra loro per morfologia e modo di vita. Ciò che li accomuna è la stessa organizzazione corporea generale e il fatto di possedere una conchiglia prodotta da una parte del corpo denominata mantello. Solo le forme altamente specializzate sono prive di conchiglia. La loro estrema differenziazione morfologica è un adattamento alle diverse modalità di alimentazione.
I Cefalopodi rappresentano la classe di molluschi più evoluta e complessa.
Si tratta di organismi esclusivamente marini contraddistinti da una testa che porta importanti e sofisticati organi di senso, inclusi occhi ben sviluppati e una bocca circondata da tentacoli e dotata di strutture atte alla masticazione. I diversi gruppi possono presentare una conchiglia esterna di diversa forma, oppure interna ridotta chiamata “osso”, come nel caso delle seppie e dei calamari, o assente come nei polpi.
I cefalopodi si spostano mediante l’espulsione di acqua dalla cavità del mantello attraverso una struttura ad imbuto chiamata iponomo. Le forme dotate di conchiglia controllano la presenza di gas all’interno delle camere favorendo in tal modo il galleggiamento o l’affondamento.
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I Cefalopodi sono suddivisi in sette sottoclassi.
- Orthoceratoidea: caratterizzati da una conchiglia esterna allungata a forma di cono divisa all’interno, mediante setti trasversali, in tante camere; l’animale abitava la parte più esterna, mentre le altre erano riempite di gas e potevano essere colmate o svuotate dall’acqua mediante un sifone permettendo lo spostamento verticale dell’animale nelle profondità marine. Sono probabilmente i progenitori di tutti i cefalopodi.
- Actinoceratoidea: presentavano una conchiglia esterna allungata con l’apice arrotondato.
- Endoceratoidea: con una conchiglia esterna allungata che poteva raggiungere i 9 metri di lunghezza, comprendono i più grandi fossili del Paleozoico.
- Nautiliodea: presentano una conchiglia esterna generalmente avvolta a spiarle
- Bactritoidea: presentavano una conchiglia esterna allungata o leggermente avvolta; probabili progenitori degli ammonoidi.
- Ammonoidea: erano muniti di una conchiglia esterna simile a quella degli Ortoceratidi ma spiralata; si muovevano “a reazione”, espellendo acqua da un tubicino chiamato iponomo. Le loro conchiglie assunsero forme molto diverse, da globose a discoidali, da lisce a costate, con molti giri o con un solo giro di avvolgimento. Benché comunemente gli ammonoidi avessero un diametro attorno ai 10-20 cm, si conoscono esemplari che superavano i 2,5 metri di diametro mentre altri, a stento, raggiungevano il centimetro. Grazie alla rapidità della loro evoluzione e diffusione le ammoniti sono ottimi fossili guida, utilizzati quindi per la datazione relativa dei corpi rocciosi.
- Coleoidea: presentano una conchiglia interna allungata con apice arrotondato (come nelle seppie) o assente (come nei polpi).
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Distribuzione cronologica
Gli Actinoceratoidea e gli Endoceratoidea furono esclusivamente Paleozoici, gli Orthoceratoidea si diffusero dal Cambriano al Triassico superiore, i Bactritoidea dal Siluriano ad Devoniano e gli Ammonoidea dominarono il Mesozoico e furono il gruppo con maggiore successo evolutivo e un’enorme differenziazione.
I Nautiloidea, comparsi nell’Ordovician,o sono oggi rappresenti da un unico genere ancora esistente, il Nautilus, presente con 6 specie diverse nell’Oceano Pacifico, mentre i Coleoidea, comparsi nel Devoniano, sono il gruppo oggi maggiormente rappresentato e include seppie, calamari e polpi. Ai Coleoidea appartenevano anche le belemniti (simili agli attuali seppie, calamari e totani dotati di una struttura interna di sostegno a forma di proiettile chiamata rostro) estinte nel Mesozoico.
Dove si trovano nell’area del Geoparco
Nell’area del Geoparco, i cefalopodi sono ben rappresentati dagli Orthoceratoidea e dagli Ammonoidea: i primi si trovano soprattutto nei calcari pelagici del Siluriano e più raramente in quelli del Triassico medio, i secondi sono relativamente diffusi nei depositi sedimentari di mare basso del Triassico.
Per una consultazione più approfondita del dato territoriale, vai al WebGIS del Geoparco.
PER FARSI UN’IDEA…
Alcuni tra i più significativi fossili di Cefalopodi dell’area del Geoparco