Pesci e rettili triassici della Valle di Preone
IndietroLe Dolomie scure derivano da sabbie e fanghi depositati circa 210 milioni di anni fa in un bacino marino relativamente profondo e fondamentalmente anossico. Il colore scuro della roccia deriva dall’alto contenuto in materia organica: per questo motivo le dolomie della Dolomia di Forni costituiscono una classica roccia madre del petrolio.
La mancanza di ossigeno nelle profondità marine e le condizioni chimiche impedivano la vita anche degli organismi deputati alla decomposizione degli organismi finiti sul fondo dopo la morte. Queste condizioni favorevoli alla conservazione hanno consentito la conservazione di gamberi, pesci e anche di piante e piccoli rettili che vivevano nelle zone emerse.
Tra i pesci vi sono i folidoforiformi, il Marcopoloichtys, il Sargodon, il Saurichtys, che poteva raggiungere il metro e mezzo di lunghezza, e ancora la Birgeria, più rara, e il Thoracopterus, un pesce volante dalle ampie pinne pettorali.
Tra gli animali terrestri i più significativi sono senza dubbio gli pterosauri, i rettili volanti. Quelli scoperti qui sono tra i più antichi al mondo. La specie Preondactylus buffarinii è stata scoperta proprio nella valle del Seazza.
Come arrivare
Dall’abitato di Preone si può raggiungere in auto l’imbocco del sentiero naturalistico-paleontologico denominato “Stavoli Lunas”. L’itinerario escursionistico ad anello è di facile percorribilità ed attrezzato con pannelli esplicativi.
Vedi anche
Geotrail “Stavoli Lunas”