In questo tratto di mulattiera è stato rinvenuto un blocco di roccia con un’orma di anfibio risalente al Carbonifero superiore: si tratta del più antico reperto riferibile a un vertebrato terrestre scoperto in Italia.
Verso monte, la profonda incisione di un rio ha messo in evidenza una successione di rocce in strati sottili alternati ad occasionali banchi, sia di conglomerato quarzoso che di calcare algale grigio chiaro. Gli strati sottili rappresentano antiche sabbie e fanghiglie stratificate che il tempo ha cementato, trasformando in arenarie e argilliti. Questi sedimenti erano trasportati da antichi fiumi che scorrevano da NW verso SE e riversavano il loro carico solido (sabbie e fanghi) in un mare basso. I granuli e le particelle si accumulavano in strati successivi sui fondali marini, non molto lontano dalla linea di un delta.