Il bel paesaggio antropizzato a prima vista non lascia intuire che la sua creazione sia stata strettamente legata, per gli abitanti del paese, ad ansie e paure. Ci troviamo, infatti, su un cono alluvionale, un elemento paesaggistico tipico di queste valli. Nasce puntiforme da una fossa e si espande verso valle a formare un ventaglio. Con il passare degli anni queste fosse accumulano detriti rocciosi che, in caso di forti precipitazioni piovose, si mettono in movimento e cercano la propria strada verso il basso sotto forma di frane. I paesi della valle del Gail sono stati ripetutamente travolti da questo tipo di frane: le case venivano sepolte e il paesaggio devastato. Rimettere in ordine i campi era un lavoro faticoso, poiché le pietre da rimuovere erano pesanti. In genere, venivano impilate a formare cumuli rocciosi o muri. Per proteggere Laas, nel 1878, furono realizzate delle mura di contenimento ai piedi della montagna appena al di sopra degli isolati.
Cerca
Ultimi Post
- Geoescursione CAMPANILI DEL LANDER, Piano d’Arta Terme – Domenica 20 ottobre
- Presentazione del libro LA MACCHINA DEL TEMPO PROFONDO di Corrado Venturini. Sabato 12 ottobre in biblioteca a Tolmezzo.
- Geoescursione IL PAZIENTE LAVORIO DELL’ACQUA, Vinaio di Lauco – Domenica 13 ottobre
- Geoescursione Sella e Laghi di Festons. Sinkhole a Sauris – Domenica 15 settembre 2024
- Geoescursione Il monte Jôf (da Ampezzo). Tra valli e paleovalli – Domenica 25 agosto 2024