La roccia del Monte Amariana si è formata in un ambiente di mare, nel Triassico. Successivamente, con il corrugamento della crosta terrestrre che ha portato alla formazione della Catena Alpina, questi strati si sono deformati, creando un’enorme piega. Oggi la piega è difficile da osservare a causa delle sue faglie: fratture verticali che l’hanno smembrata, traslandone le sezioni. La faglia principale è quella percorsa dal Rio Citate. Da qui si alimenta il conoide di deiezione: un corpo di detriti che si forma quando un torrente, che scorre dapprima in una valle stretta, sfocia in una più ampia e con minore pendenza.
Il conoide dei Rivoli Bianchi è formato da materiale che si è accumulato negli ultimi 18.000 anni, dopo la scomparsa delle lingue glaciali che ricoprivano l’area. La sua superficie è di oltre 2 km², con un dislivello massimo di circa 200 m.